Alexandrescu, Grigore

poeta romeno (Târgoviste ca. 1810-Bucarest 1885). Liberale, partecipò al complotto del 1840 contro il principe Ghica; più tardi rivestì importanti cariche politiche e amministrative; nel 1860 fu colpito dalla pazzia, che gli lasciò solo rari momenti di lucidità. Le opere giovanili (poesie erotiche, meditazioni) si rifanno a un romanticismo di tipo lamartiniano. Più tardi rievocò in scene grandiose le pagine eroiche della storia romena (Ricordi e impressioni, 1847; Meditazioni ed elegie, 1863). La sua fortuna è tuttavia affidata alle Epistole (1847 e 1863), in cui imitò Boileau, e alle Favole (1847 e 1863). In esse Alexandrescu fece la satira della società contemporanea.

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