Alleróna

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comune in provincia di Terni (91 km), 472 m s.m., 82,21 km², 1822 ab. (alleronesi), patrono: sant’ Ansano (1° dicembre).

Centro situato su uno sperone della bassa valle del fiume Paglia. La sua origine è ricollegata alla distruzione del vicino castello di Lerona, avvenuta forse durante le invasioni barbariche. Seguì le vicende storiche di Orvieto fino al sec. XV, passò poi allo Stato Pontificio e divenne comune autonomo nel 1585.§ Testimoniano le antiche origini pochi tratti di mura, la porta Centrale e quella detta “delle Fonti”. La parrocchiale di Santa Maria della Stella, del sec. XV ma rimaneggiata, ha una navata unica e abside pentagonale; la chiesa della Madonna dell'Acqua è sorta su una cappella del Quattrocento, dove sgorgava una fonte ritenuta miracolosa. Nei dintorni sono i resti di un acquedotto romano e alcuni tratti dell'antica via Cassia.§ L'economia si basa su un solido comparto agricolo: frutta, ortaggi, olive, ma anche funghi e tartufi nei boschi molto estesi, meta di escursioni; molto importante la viticoltura, specializzatasi grazie alla trasformazione strutturale dei vigneti e al riconoscimento del marchio DOC (vino d'Orvieto), che ha riqualificato il prodotto, famoso fin dall'antichità. § La terza domenica di maggio si svolge la Festa dei Pugnaloni, dedicata a sant'Isidoro, patrono degli agricoltori. Il regista Mario Monicelli vi girò parte del film L’armata Brancaleone (1966).

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