Almènno San Salvatóre

Indice

comune in provincia di Bergamo (12 km), 324 m s.m., 4,75 km², 5788 ab. (almennesi), patrono: san Salvatore (prima domenica di agosto).

Centro situato sulle prime pendici del monte Albenza, presso la sponda destra del fiume Brembo. La sua posizione strategica allo sbocco della valle Imagna nella val Brembana, gli fece assumere una notevole importanza in epoca romana. Sotto i Longobardi fu corte regia, e appartenne in seguito ai marchesi di Lecco, ai vescovi di Bergamo (dal 975) e infine alla Repubblica di Venezia (1428).§ La quattrocentesca parrocchiale del Santissimo Salvatore, rimaneggiata nel sec. XVIII, conserva tele di G. P. Cavagna e di B. Strozzi, oltre a un gruppo ligneo (Pietà) di Andrea Fantoni. Degno di nota è il santuario della Madonna del Castello, eretto nel sec. XVI sulla preesistente cripta di una chiesa medievale; all'interno si trovano un ciborio ottagonale (sec. XVI), tele di G. P. Cavagna e un prezioso ambone romanico (sec. XIII). Notevole la chiesa di San Giorgio, di fondazione anteriore al Mille, ma rifatta nel sec. XII e in seguito rimaneggiata nella zona absidale (all'interno affreschi dei sec. XI-XVI).§ Nell'economia prevale l'industria, attiva nei settori metalmeccanico, meccanico, edile e della lavorazione delle materie plastiche (tubi per condotte). L'agricoltura (cereali, uva da vino e frutta), che occupa un ruolo marginale, è affiancata dall'allevamento bovino, con produzione lattiero-casearia.

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