Antònio, Marco

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uomo politico e generale romano (Roma 82 a. C.-Alessandria 30 a. C.). Nato da famiglia (Antoni) che aveva dato insigni personaggi alla vita pubblica, fu al fianco di Cesare nel passaggio del Rubicone, contribuendo poi validamente alla vittoria riportata a Farsalo, nel 48, dallo stesso Cesare, del quale divenne, nel 47, il magister equitum e collega nel consolato dal 44. Ebbe il suo momento storico il giorno successivo alle Idi di Marzo, quando diede lettura dei legati che Cesare aveva disposto a favore del popolo romano eccitandolo in tal modo alla rivolta contro i congiurati. Marco Antonio si trovò così padrone della situazione, pur osteggiato dall'oligarchia senatoria, guidata da Cicerone, e da Ottaviano, legittimo e unico erede di Cesare che vedeva in Antonio un temibile concorrente. Il contrasto portò allo scontro armato. Antonio fu sconfitto davanti a Modena (43) e dovette accordarsi con Ottaviano e con Lepido nel costituire un triunvirato quinquennale per l'esercizio e la divisione dei poteri statali. Delle feroci proscrizioni seguite rimase vittima anche Cicerone, che aveva rivolto contro Antonio le sue roventi Filippiche. Dopo la vittoria riportata insieme a Filippi (42) su Bruto e Cassio, mentre Ottaviano tenne per sé l'Occidente, Antonio si insediò in Oriente, dove si unì alla regina d'Egitto Cleopatra, ripudiando Ottavia, sorella di Ottaviano. Portato ad assumere le forme e i modi di vita del mondo orientale, si atteggiò a novello Dioniso col miraggio di un potere improntato a un universalismo religioso esaltante la divinità del sovrano. Si eresse così ad antagonista di Ottaviano che, in Occidente, si era invece fatto sostenitore dei valori della tradizione romana. L'urto tra i due divenne inevitabile e culminò nella battaglia di Azio (31), nella quale Antonio e Cleopatra rimasero soccombenti. Essi si diedero poi la morte ad Alessandria dove avevano cercato scampo. § La figura di Antonio ha ispirato scrittori, poeti, musicisti e pittori. Delle opere che lo hanno a protagonista la più celebre è la tragedia Antony and Cleopatra (1606) di W. Shakespeare, che segue abbastanza fedelmente la Vita di Marco Antonio di Plutarco, dall'arrivo del triunviro in Egitto al suicidio. È il dramma dell'uomo d'azione che, preso dalla passione amorosa, dimentica ogni altro valore e si lascia avvolgere da un'atmosfera molle e fastosa, evocata da Shakespeare in pagine di straordinaria potenza lirica che preludono ai modi del decadentismo moderno. Il dramma shakespeariano Antony and Cleopatra fu rimaneggiato da J. Dryden in All for Love (1678; Tutto per l'amore). Alla vicenda di Antonio e Cleopatra si ispirarono, tra i musicisti, F. E. Sayn-Wittgenstein (Antonius und Cleopatra, 1889) e G. F. Malipiero (Antonio e Cleopatra, 1939); tra i pittori, G. Tiepolo (nei grandiosi affreschi di palazzo Labia a Venezia).

Bibliografia

R. F. Rossi, Marco Antonio nella lotta politica della tarda Repubblica Romana, Trieste, 1959; F. Chamoux, Marco Antonio, Milano, 1988.

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