Antònio di Vincènzo

architetto italiano (forse Bologna ca. 1350-tra il 1401 e il 1402). Noto dai documenti per aver rivestito cariche pubbliche, fu chiamato nel 1382 dal Comune di Bologna per attendere a opere militari e a restauri (1383-84) alle porte e alle mura. Nel 1384 diresse la costruzione della Loggia della Mercanzia, mentre, nel 1390, scelto il suo progetto per la chiesa di S. Petronio, fu nominato capomastro della fabbrica, che diresse per oltre dieci anni. Il suo progetto primitivo prevedeva forse, oltre al coro e all'ambulacro, una cupola su ottagono voltata al termine delle navate secondo il modulo arnolfiano-fiorentino. Nel frattempo gli veniva affidata la costruzione (1397) del chiostro dei morti, della sagrestia e del campanile di S. Francesco, i cui tre disegni superstiti mostrano un'evoluzione da iniziali forme veneto-lombarde a modi gotici di tipo ultramontano. Gli sono stati attribuiti, senza basi sicure, anche due disegni per la “guglia Carelli” del duomo di Milano.

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