Antokolskij, Pavel Grigorevič

poeta russo, vissuto in epoca sovietica (Pietroburgo 1896-Mosca 1978). Dopo le prime raccolte di poesie romantiche (Occidente, 1926; Il terzo libro, 1927; La Comune del '71, 1933; François Villon, 1934), scrisse versi politici esaltanti la realtà socialista e l'eroismo dell'esercito durante la guerra. Il poema più importante di questa fase è Il figlio (1943), che ricorda i giovani caduti per la patria. Successivamente pubblicò Alta tensione (1962), Veduta notturna (1974), La fine del secolo (1977), nelle quali stempera il suo lirismo quasi naïf in immagini storicamente reali. Antokolskij fu inoltre autore di alcuni saggi storico-letterari fra i quali I poeti e il tempo (1957) e Nel mondo di Puškin (1974). Postumo (1982) è il volume Poesie e premi, che raccoglie i suoi testi poetici più significativi.

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