Aragon, Louis

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scrittore francese (Neuilly-sur-Seine 1897-Parigi 1982). Con Breton e Soupault fondò nel 1919 la rivista Littérature, organo del movimento surrealista. Del surrealismoAragon fu uno dei massimi esponenti come teorico e poeta con Feu de joie (1920; Falò) e Mouvement perpétuel (1925; Moto perpetuo), poesie in cui l'esercizio della scrittura automatica non annulla le caratteristiche di musicalità e concretezza che ricollegano l'autore alla tradizione lirica francese. Dopo i racconti di Anicet ou le panorama (1922; Anicet o il panorama) e il romanzo Le paysan de Paris (1926; Il contadino di Parigi), Aragon aderì al partito comunista e sposò la scrittrice russa Elsa Triolet. Convertito al realismo dalla fede politica, abbandonò il movimento surrealista, pur senza rinnegare i poteri dell'immaginazione e la libertà formale: si vedano il Traité du style (1928; Trattato dello stile) e le poesie di Persécuteur persécuté (1931; Persecutore perseguitato). I versi di Hourra l'Oural (1934; Urrà gli Urali) segnano una svolta verso il realismo, così come i romanzi della serie Le monde réel (Il mondo reale): Les cloches de Bâle (1933, Le campane di Basilea), Les beaux quartiers (1936; Quartieri alti), Les voyageurs de l'impériale (1942; I viaggiatori dell'imperiale) e Aurélien (1944); e quelli della serie Les communistes (1949-51, Le donne comuniste, 6 vol.). La II guerra mondiale lo vide medico ausiliario e responsabile dei servizi sanitari della Resistenza. Poeta d'amore e poeta militante, scrisse Le crèvecoeur (1941; Il crepacuore), Cantique à Elsa (1942; Cantico a Elsa), Les yeux d'Elsa (1942; Gli occhi d'Elsa), La Diane française (1945; La Diana francese). Nel dopoguerra, diventato ormai il più celebre poeta francese, pubblicò ancora Poésies, Le fou d'Elsa (1965; Il folle d'Elsa), alcuni grandi romanzi come La semaine sainte (1958; La settimana santa), La mise à mort (1965; La condanna a morte), Blanche ou l'oubli (1967; Bianca o l'oblio), forse la sua opera più felice e complessa. Con Maurois fu autore, per la parte sovietica, di una Histoire parallèle U.S.A.-U.R.S.S (1962; Storia parallela U.S.A.-U.R.S.S.). Fu direttore del settimanale Les lettres françaises dal 1944 al 1972. L'elezione all'Académie Goncourt nel 1967, le dimissioni nel 1968 e la morte della moglie Elsa (1970) influenzarono l'ulteriore opera di Aragon, che non mancò di sottolineare attraverso questi eventi l'indipendenza della sua collocazione di intellettuale militante. I suoi scritti teorici, letterari e di critica d'arte tendono a ripercorrere le tappe della sua avventura artistica e umana: Je n'ai jamais appris à écrire ou les Incipit (1969; Non ho mai imparato a scrivere o gli Incipit), Henri Matisse (1971), Théâtre/Roman (1974; Teatro/Romanzo). Opere successive: Les Poètes (1976; I poeti), la raccolta di scritti Le mentir-vrai (1980; Il mentire-vero), le poesie Aux bords de Rome (1981; Intorno a Roma) e Les adieux (1981; Gli addii) e i saggi Ecrits sur l'art moderne (1982; Scritti sull'arte moderna).

Bibliografia

R. Garaudy, L'itinéraire d'Aragon. Du surréalisme au monde réel, Parigi, 1961; J. Sur, Aragon, le réalisme de l'amour, Parigi, 1966; P. Daix, Aragon, une vie à changer, Parigi, 1975; B. Lecherbonnier, Les critiques de notre temps et Aragon, Parigi, 1976; C. Geoghedan, Louis Aragon, essai de bibliographie, Londra, 1979; J. Chenieux-Gendron, Le surréalisme et le roman, Losanna, 1983; D. Galligani, Testo a fronte: la riscrittura in Louis Aragon, Bologna, 1987.

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