Arzignano

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comune in provincia di Vicenza (20 km), 116 m s.m., 34,34 km², 23.085 ab. (arzignanesi), patrono: Madonna di Monte Berico (8 settembre).

Cittadina della val di Chiampo. Territorio di insediamento romano (importanti reperti di età imperiale e resti di un impianto idraulico) e longobardo, dal 983 fu del monastero di San Felice di Vicenza. Dal sec. XI appartenne a potenti signori locali. Fu conquistata dalle truppe di Ezzelino da Romano e, alla sua caduta, seguì le sorti di Vicenza, passando a Venezia nel 1404.§ Il borgo storico si raccoglie intorno alle piazze Libertà e Marconi. Alla prima metà del sec. XIX risale la neoclassica parrocchiale di Ognissanti, compiuta nella facciata nel 1960: all'interno custodisce una Deposizione (fine sec. XVI) attribuita a Francesco Bassano il Giovane. Settecenteschi sono i palazzi Mattarello e Montanari. Il rione Castello è cinto da mura e dominato da una rocca cinquecentesca, opera di Vincenzo Scamozzi. L'antica pieve di Santa Maria, ricostruita tra il 1836 e il 1850, conserva un polittico quattrocentesco di scuola padovana e la Visitazione di Francesco Maffei (1645). Alle porte dell'abitato è la chiesa di San Bortolo, con campanile tardoromanico. Agli anni Sessanta del Novecento risale la costruzione del nuovo quartiere Villaggio Giardino, in cui è la chiesa di San Giovanni Battista di G. Michelucci (1967). § L'attività dell'industria conciaria è di rilevanza nazionale. Gli altri settori industriali sono quelli elettromeccanico, meccanico, delle confezioni, edilizio ed estrattivo. L'agricoltura (ortaggi, uva, cereali) costituisce un'attività complementare.§ Vi nacque il disegnatore e pittore Achille Beltrame (1871-1945).

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