Astèmio o Abstemius, Lorènzo

pseudonimo di Lorenzo Bevilacqua, umanista italiano (Macerata tra il 1435 e il 1440-forse Urbino ca. 1508). Fu insegnante di grammatica a Cagli e quindi a Fano, bibliotecario a Urbino di Guidubaldo da Montefeltro, precettore a Rimini di Pandolfo e Carlo Malatesta. Si distinse come editore di testi per la sua ricercatezza di gusto alessandrino; degni di ricordo sono, in particolare, gli Epigrammata quaedam (1505), in cui trascrisse numerose iscrizioni di monumenti antichi e raccolse alcuni epigrammi di Meleagro, Sidonio Apollinare, T. Vespasiano Strozzi. Ma le Fabulae (pubblicate dal 1495 al 1505) sono la sua opera più nota: solo in parte ispirate al modello esopiano, per la varietà e la ricchezza fantastica della materia ebbero grande fortuna, specie in Francia, dove offrirono più d'uno spunto a La Fontaine.

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