Azzóne
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comune in provincia di Bergamo (58 km), 973 m s.m., 16,84 km², 490 ab. (azzonesi), patrono: santi Filippo e Giacomo (1° maggio).
Centro della media val di Scalve, situato su un terrazzo alla sinistra del torrente Dezzo. Nel Medioevo ebbe prima signori propri, poi fu libero comune sotto la giurisdizione di Bergamo, infine passò alla Repubblica di Venezia (1428). Nel 1923 subì gravi danni a causa della rottura della diga di Gleno. Oltre ai resti di una torre duecentesca, notevole è la parrocchiale barocca dei Santi Filippo e Giacomo (1793), con un pregevole portale ligneo. § Le risorse economiche provengono dall'agricoltura (cereali e foraggi), associata all'allevamento bovino e alle attività silvo-pastorali. Il turismo è prevalentemente estivo, di villeggiatura ed escursionistico.