Baïf, Jean-Antoine de-

poeta ed erudito francese (Venezia 1532-Parigi 1589). Figlio dell'umanista Lazare de Baïf, ambasciatore di Francia a Venezia, fu iniziato dal padre agli studi letterari. Ebbe come precettore Jean Dorat, che egli seguì al collegio di Coqueret, costituendo con Ronsard e du Bellay il primo nucleo della futura “Pléiade”. Nel 1552 pubblicò Les amours de Méline e, nel 1555, Les amours de Francine, due raccolte di sonetti e canzoni di stampo petrarchesco, che non ebbero grande successo. Nel 1563 fu delegato al Concilio di Trento; poi, divenuto segretario di Carlo IX, poté fondare (1570), con l'appoggio del re, un'accademia di poesia e di musica alla quale si dedicò totalmente. Abbandonata la metrica tradizionale, che giudicava poco musicale, propose un sistema di ortografia fonetica capace di rendere con maggiore esattezza i suoni della lingua. Nacque così il vers mesuré, cui doveva adeguarsi nel pieno rispetto delle leggi prosodiche e ritmiche la musique mesurée dei compositori amici del Baïf: Thibault de Courville, Claude Lejeune e Jacques Mauduit. Nell'attività dell'accademia al vers mesuré e alla musique mesurée à l'antique doveva associarsi la danse mesurée, basata su analogie del ritmo e sul principio di far corrispondere le durate dei passi a quelle delle note e alla lunghezza delle sillabe. Alle innovazioni metriche si ricollegano Les étrennes de poésie française (1574) e le Chansonnettes mesurées (1586). Nel 1576 pubblicò la raccolta Mimes, enseignements et proverbes, che ebbe notevole successo.

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