Bagatti Valsécchi, Fàusto

studioso d'arte, restauratore e collezionista (Milano 1843-1914). Rappresentò, in stretta affinità di intenti e ideali estetici con il fratello Giuseppe (Milano 1845-1934), l'espressione di quell'ingegnoso spirito eclettico che permeò un certo clima culturale dell'Italia dell'unità. Entrambi dotati di solida cultura umanistica e di raffinata sensibilità artistica, si interessarono in particolare di architettura lombarda del primo e tardo Rinascimento, alla quale si ispirarono per progettare alcune loro realizzazioni, tra cui i due palazzi Bagatti-Valsecchi (1883-95) a Milano, alcune ville (a Varedo e a Cardano), cappelle e chiese cimiteriali. Nel campo del restauro operarono interventi nella chiesa di S. Maria della Pace e nella porta occidentale del Castello Sforzesco a Milano (1906) e in antiche ville della Lombardia. Gli eredi Bagatti Valsecchi nel 1974 hanno donato alla Fondazione omonima, allo scopo di renderle pubbliche con l'istituzione di un museo, le collezioni d'arte, che comprendono manufatti d'arte applicata e dipinti risalenti o ispirati al sec. XVI.

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