Ballo in màschera, Un-

opera in tre atti di Verdi su libretto di A. Somma, tratto dal Gustavo III di Svezia di Scribe. Fu rappresentata al teatro Apollo di Roma il 17 febbraio 1859: Verdi si era impegnato per il S. Carlo di Napoli e aveva terminato l'opera già nel 1857, ma la censura borbonica voleva imporre al libretto così profondi mutamenti che egli impedì la rappresentazione. La censura romana si limitò a mutare il re Gustavo III nel conte Riccardo governatore di Boston (fine sec. XVII), per evitare il regicidio in scena. La contrastata passione di Riccardo per Amelia, moglie di Renato, suo segretario e fidatissimo amico, è al centro della vicenda: una serie di imprevedibili avvenimenti conduce i due amanti, che sentono il loro inconfessato sentimento come colpevole, a rivelarselo, e Renato a scoprirli e a vendicarsi uccidendo Riccardo nel corso di una festa mascherata. L'opera, tra le più felici di Verdi per la parte musicale, fu causa, nell'anno della sua prima rappresentazione, di manifestazioni politiche caldeggianti l'unità d'Italia.

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