Gustavo III

re di Svezia (Stoccolma 1746-1792). Figlio di Federico Adolfo, gli succedette nel 1771 quando il Paese era indebolito dalle lotte tra il Partito dei berretti e quello dei cappelli. Appoggiato dalla Francia e col favore dei contadini, impose al Riksdag (Assemblea) una nuova Costituzione (1772) estensiva del potere del re. Sovrano assolutista influenzato dall'illuminismo, Gustavo III favorì il liberismo economico, l'accesso alle cariche ufficiali e la libertà di culto per i non luterani. L'Atto di Unione e Sicurezza (1789), gli permise di togliere all'Assemblea l'iniziativa in campo legislativo e sciolse il Consiglio degli oppositori nobili (råd). Dopo aver combattuto una guerra estenuante con la Russia per il controllo sulla Finlandia (1788-90), morì in seguito a un attentato organizzato da un gruppo di congiurati della nobiltà. § Gustavo III diede un rilevante impulso alla cultura e alle arti, fondando e organizzando i maggiori istituti scientifici, accademici e teatrali del Paese; in campo teatrale fu egli stesso autore – il migliore del suo tempo – con vari drammi storici ed eccellente attore. La congiura in cui fu ucciso ispirò un dramma di Scribe e, tramite questo, l'opera di G. Verdi, Un ballo in maschera.

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