capoluogo dell'Irlanda del Nord e del distretto omonimo con cui in pratica è coestensiva (Regno Unito), 271.600 ab. (stima 2003).

Generalità

Situata nella sezione nordorientale dell'Irlanda, alla foce del fiumeLagan nella baia di Belfast, insenatura del canale del Nord. Sviluppatasi nel sec. XIX come centro manifatturiero e commerciale, la città, pianificata a scacchiera, si è estesa, attraverso successive opere di bonifica, nel Belfast Lough e nell'entroterra, lungo le principali direttrici di traffico; si è così saldata ad alcuni comuni contigui, dando vita a una conurbazione estesa per un raggio di circa 30 km attorno al nucleo urbano vero e proprio. Nei suoi pressi si è sviluppata una nuova città-satellite, Craigavon. È sede del Parlamento autonomo nordirlandese, di un'università (Queen's University of Belfast, 1908) e di alcuni campus dell'Università dell'Ulster, fondata nel 1984 e divisa con Coleraine, Jordanstown e Londonderry.

Storia

Il nome gaelico, Beal-feirste, significa “guado sabbioso”. All'epoca dell'invasione anglo-normanna il signore di Courcy costruì sulle rive del fiume Lagan un castello fortificato (1177), distrutto nel 1315 da Edward Bruce. La città cadde poi nelle mani del bellicoso O'Neill e per due secoli la sua storia si confonde con quella delle lotte sostenute da questa famiglia e dai suoi alleati contro gli Inglesi. La città fu conquistata definitivamente con tutta l'Irlanda nel sec. XV e vi fu promosso l'insediamento di coloni protestanti scozzesi e inglesi (Ulster Plantation), determinando il conflitto con i cattolici che avrebbe segnato la vicenda irlandese per i secoli successivi. Nella seconda metà del sec. XVII, dopo la rivolta cattolica scoppiata nel 1641 e la violentissima repressione attuata da Oliver Cromwell nel 1649, Belfast diventò un importante centro dell'industria del lino, impiantata da profughi ugonotti francesi. Grazie allo sviluppo industriale, che richiamò nuovi coloni scozzesi e inglesi ma anche i contadini in fuga dalle zone rurali sconvolte dal conflitto settario, nel sec. XVIII si espanse ulteriormente, con aree protestanti e cattoliche divise le une dalle altre. Nella seconda metà dell'Ottocento vide crescere il movimento unionista. Dopo la partizione dell'isola (1920), in virtù del Government of Ireland Act, Belfast diventò il capoluogo della provincia dell'Irlanda del Nord rimasta alla Gran Bretagna. Base importante per la guerra nell'Atlantico, durante la seconda guerra mondiale fu pesantemente bombardata dall'aviazione tedesca (15 aprile e 4-5 maggio 1941). La città diventò in seguito il principale teatro dello scontro tra le comunità protestante e cattolica, il quale, mai sopito, si riaccese soprattutto negli anni Sessanta, quando la protesta dei cattolici contro la politica filoprotestante del governo di Londra venne duramente repressa dalle truppe britanniche. Colpita da una grave crisi economica a partire dagli anni Ottanta, dopo l'avanzamento delle trattative di pace tra le due comunità e la firma degli accordi di Stormont (1998), la città si sta lentamente riprendendo.

Arte

La città non possiede monumenti antichi. Il Municipio, opera dell'architetto A. Brumwell Thomas, è del 1906. Edificato con pietra di Portland in forme neorinascimentali, è sovrastato da una torre a cupola. In stile neoromanico è invece la cattedrale di Saint Anne, costruita tra il 1899 e il 1904 e rimaneggiata fino al 1981, arricchita da mosaici (1920). Altri edifici di pregio sono la Clifton House (1774), la Royal Academical Institution (1810, progetto di J. Soane), la Queen's University (1845, progetto di C. Lanyon), la Grand Opera House (1894-1895, progetto di F. Matcham) e il College of Technology (1901). Sulle pendici di Cave Hill sorge il castello di Belfast, di origine medievale, ma ricostruito nella seconda metà dell'Ottocento. Il Museo dell'Ulster, sistemato nell'area del Giardino Botanico, è dedicato oltre che all'archeologia e alla storia locali, anche alla geologia, all'etnografia, alle scienze naturali e conserva oggetti, compresi gioielli, raccolti dai relitti di alcune navi dell'Invincibile armata che tentò di invadere l'Inghilterra nel 1588.

Economia

Belfast è il cuore dei traffici commerciali nordirlandesi, con un'importante attività portuale recentemente potenziata soprattutto per il traffico passeggeri. Notevolmente ridottasi nell'ultimo quarto del Novecento, l'industria continua tuttavia a svolgere un fondamentale ruolo nell'economia cittadina. Nel settore secondario spiccano ancora i comparti cantieristico e tessile, ma sono attive anche industrie meccaniche, alimentari, petrolchimiche, informatiche. Il turismo, a lungo intralciato dal conflitto tra le comunità protestante e cattolica, sta vivendo una positiva stagione grazie al nuovo clima instauratosi in seguito al progredire del processo di pace; nel 1998 è stato inaugurato il Belfast Waterfront Hall, che ospita manifestazioni di vario genere (conferenze, mostre, spettacoli, ecc.). Aeroporto internazionale (Aldergrove).

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