Bellòtto, Bernardo, detto il Canalétto

pittore e incisore italiano (Venezia 1721-Varsavia 1780). Nipote e allievo di Antonio Canal (di cui riprese il soprannome), seguì lo zio in numerosi viaggi. Nel 1748 divenne pittore di corte a Dresda, al servizio di Augusto III, re di Polonia, dal 1759 al 1761 fu a Vienna e a Monaco, stabilendosi definitivamente a Varsavia nel 1767, al servizio di Stanislao Poniatowski. Le sue opere giovanili (Veduta del campo dei S.S. Giovanni e Paolo, Museo di Springfield) recano l'impronta dello stile di Antonio Canal nella rigorosa impostazione prospettica e negli intensi effetti di luce. Solo più tardi il Bellotto, influenzato anche dai grandi paesaggisti nordici del Seicento, elaborò un linguaggio personalissimo e indipendente, caratterizzato dalla maggior importanza data al chiaroscuro, dal gusto aneddotico, dal cromatismo puro e intenso (Veduta di Vaprio d'Adda, New York, Metropolitan Museum; e le vedute di numerose città europee). Dopo il 1761 la qualità della sua produzione segnò una battuta d'arresto (quadri e incisioni con “capricci” di ambiente veneto e sassone), per ritornare ai livelli maggiori nell'ultimo periodo (Vedute di Varsavia, Varsavia, Museo Nazionale).

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