Bengasi

città (804.000 ab. nel 1995) della Libia, capoluogo della baladiya omonima (15.000 km²; 512.200 ab. secondo una stima del 1988), nella Cirenaica, situata sulla costa nordorientale del golfo della Gran Sirte, su una piatta sporgenza tra il mare e due lagune litoranee. Si è sviluppata alla fine del sec. XV, sul luogo di Euesperide, antica colonia greca fondata nel sec. V a. C.; questa, che assunse in epoca tolemaica il nome di Berenice, ebbe sempre una notevole importanza. Bengasi, che prende il nome da Benī Sīdī Gāzī, di cui si hanno poche notizie, restò, fin dalle origini, il più importante centro commerciale della Cirenaica. Occupata dagli Italiani nel 1911, fu teatro di violenti scontri durante la seconda guerra mondiale e venne definitivamente perduta il 20 novembre 1942. La città è formata da un antico nucleo arabo, con strade anguste e rettilinee, e da nuovi quartieri sviluppatisi lungo il mare, soprattutto verso NE, e lungo le due lagune le cui rive sono state adeguatamente sistemate. Bengasi, che costituisce lo sbocco marittimo della Cirenaica, è un vivace emporio commerciale, servito da un attivo porto (il secondo del Paese dopo Tripoli) e da un aeroporto internazionale. La scoperta di vicini giacimenti petroliferi ha accelerato lo sviluppo economico della città e favorito il sorgere di numerose industrie, in particolare di concerie, tessitorie, birrifici e altri impianti alimentari. Nel 1956 vi è stata istituita la prima università libica. In arabo, Banghāzī.

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