Generalità

Regione storica della Francia centrale, pressoché corrispondente agli attuali dipartimenti di Indre e Cher; centro principale e antica capitale è Bourges. Morfologicamente il Berry è costituito dalla pianura compresa tra il Massiccio Centrale, da cui scendono i fiumi Cher, Indre e Creuse, e il corso della Loira; nella parte occidentale (Brenne) si stendono alcuni stagni e lande, in corso di bonifica. L'economia della regione è essenzialmente basata sull'agricoltura; prevalgono i cereali (grano, segale, avena) e la vite; nella Champagne Berrichonne, estesa fra Bourges e Châteauroux, fiorente è l'allevamento bovino e ovino. Le industrie sono principalmente attive nei settori metallurgico e tessile. I centri di maggiore importanza sono disposti lungo i fiumi; oltre a Bourges sono da ricordare Châteauroux, Vierzon e Issoudun.

Storia

Già centro di resistenza contro l'espansionismo romano (primi abitatori della regione furono i Bituriges Cubi), nonostante la difesa di Vercingetorige il Berry fu sconfitto e sottoposto alla dominazione romana che ne fece una fiorente regione. Subì poi (ca. 475) l'invasione dei Visigoti e la conquista da parte di Clodoveo nel 507. Il primo conte di Berry fu Hunibert (morto nel 763), che dipendeva però dal duca d'Aquitania a sua volta sconfitto da Pipino il Breve che si impadronì della contea, lasciata poi in eredità al figlio Carlo Magno (768). Dal sec. VIII al IX il Berry soffrì delle lotte tra i successori di Carlo Magno. Nel 927 fu unito alla corona di Francia da Raoul, duca di Borgogna e re di Francia (mentre il viscontado di Bourges fu unito alla corona nel 1101); venne eretto a ducato nel 1360 da Giovanni II il Buono che lo attribuì al figlio Giovanni e da allora fu appannaggio dei cadetti del re di Francia e conobbe un periodo di grande splendore. Nel 1473, alla morte di Francesco, secondo figlio di Luigi XI, fu dato da questo re alla figlia Giovanna, per venire in seguito attribuito a Giovanna (1499) figlia di Luigi XI; a Margherita d'Alençon, sorella di Francesco I; a Margherita, sorella di Enrico II; A Luisa di Lorena, vedova di Enrico III, alla cui morte, nel 1601, fu riunito definitivamente alla corona. Il titolo di duca di Berry, considerato come un'onorificenza, venne attribuito a Carlo (1686-1714), terzo figlio del Gran Delfino, poi al secondogenito di Carlo X, il principe Charles-Ferdinand di Borbone (1778-1820).

Arte

Il più importante edificio del periodo di formazione dello stile romanico è Neuvy-Saint-Sépulcre (ca. 1045), che termina in una rotonda con peribolo sul modello del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Successivamente nel Berry si incrociano le influenze del romanico meridionale e di quello settentrionale. Non esiste quindi una scuola unitaria, anche se non mancano caratteri regionali specifici, come il berrichon, passaggio lungo la crociera, più stretta dell'unica nave, a La Bertenoux, o il coro separato dalle navi laterali da strette arcate su colonne (La Celle-Bruère, Aix d'Angillon, Saint-Genou, Saint-Oustrille di Graçay). L'edificio romanico più importante è la chiesa di Saint-Benoit-sur-Loire (1067-1108) a tre navate, con due transetti absidati, coro con deambulatorio e cappelle radiali, alzato a tre piani (arcate, arconi ciechi continui e finestre sotto la volta a botte). Alla fine del sec. XII la città di Bourges, con la costruzione della grande cattedrale gotica a cinque navate (ca. 1190-1270), divenne uno dei centri di diffusione del gotico dell'Île-de-France. Nella seconda metà del sec. XIV e nel primo Quattrocento il Berry, insieme a Parigi e alla Borgogna, assunse una posizione di primo piano nell'ambito del gotico internazionale. A Bourges, come a Parigi, a Digione, ad Angers, operarono numerosi artisti provenienti dalle Fiandre e dall'Olanda che vi subirono l'influenza francese, per cui si parla di un'arte franco-fiamminga. Dal 1371, quando la regione venne liberata dagli Inglesi, il duca Jean fissò la sua residenza a Bourges, iniziando un'epoca di mecenatismo e di raffinata cultura, facendo del Berry un centro di splendida civiltà artistica. Oltre a promuovere un'intensa attività edilizia (palazzi a Bourges, Parigi, Poitiers; castelli di Mehun-sur-Yévre, Bicêtre, Usson, Nonette), il duca chiamò a corte artisti fiamminghi, acquistò manoscritti e quadri (Berry, Jean). Questa tradizione artistica continuò dopo la morte del duca (1416) con il re Carlo VII, che fece di Bourges il centro della riscossa nazionale anti-inglese. In questo periodo la pittura risentì del rinnovamento di Fouquet (angeli a fresco nella cappella del palazzo di Jacques Coeur a Bourges), mentre le forme architettoniche attestano, nello stesso palazzo di Jacques Coeur (1444-53), il pieno rigoglio del gotico tardo. L'attività edilizia fu intensa anche sotto Luigi XI, Carlo VIII, Luigi XII, che diedero il Berry in appannaggio a membri della famiglia reale. Le forme architettoniche seguirono gli sviluppi dell'architettura della valle della Loira, dal gotico fiammeggiante al primo stile ibrido gotico-rinascimentale (palazzi pubblici e privati a Bourges e Issoudun; castello di Meillant, 1500-15).

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