capoluogo del dipartimento di Loir-et-Cher (regione: Centro, Francia), 107 m s.m., 48.600 ab. (stima 2004).

Generalità

Situata sulla destra della Loira, la città è un importante nodo stradale e ferroviario e frequentata meta turistica. § Blois, sede di contea, dopo essere appartenuta ai conti di Champagne e poi a quelli di Châtillon, fu acquistata nel 1391 da Luigi I duca d'Orléans, fratello di Carlo VI di Francia. Fu residenza favorita dei re di Francia nel sec. XVI e ospitò il Trattato omonimo nel 1505 e gli Stati Generali nel 1576 e nel 1588. Coinvolta nelle lotte di religione, risentì della revoca dell'Editto di Nantes (1685), per l'esodo delle famiglie ugonotte che formavano la struttura della sua economia. La città subì pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.

Arte

A Blois si trovano alcune chiese gotiche come St.-Laumer (iniziata nel 1130 e continuata, dal 1210, sul modello della cattedrale di Chartres), St.-Sernin (sec. XV-XVI) e St.-Louis (che riprende forme gotiche anche se iniziata nel 1678). Il nucleo antico della città è caratterizzato da numerosi palazzi tardogotici e rinascimentali. Il più tardo palazzo dell'Arcivescovado (sec. XVIII), opera di J. Gabriel, è circondato da splendidi giardini a terrazze prospicienti la Loira. Delle parti più antiche del castello, che fu la più importante residenza della corte durante il Rinascimento, rimangono il Salone degli Stati (sec. XIII), alcune torri e l'ala di Carlo d'Orléans (metà sec. XV). Ben più significative sono le costruzioni del tempo di Luigi XII e di Francesco I, che testimoniano diverse fasi del primo Rinascimento francese (il cosiddetto Rinascimento della Loira). L'ala di Luigi XII, iniziata nel 1498, presenta una facciata asimmetrica con decorazioni gotiche fiammeggianti e alcune di tipo rinascimentale, e finestre crociate cui corrispondono, sul tetto fortemente spiovente, vistosi abbaini. Nell'ala di Francesco I (ca. 1515-25) l'influenza italiana è prevalente. La facciata verso il cortile presenta una nitida intelaiatura di elementi orizzontali e verticali e grandi finestre a croce. Al centro, esternamente, si trova una scala a chiocciola di forma ottagonale, in cui gli elementi sovrastrutturali derivano dal Rinascimento lombardo, mentre quelli strutturali sono tipicamente francesi e gotici. Nella facciata verso la città una struttura bramantesca a due ordini di logge su un alto zoccolo è resa calligrafica e decorativa dall'appiattimento dei piani, dall'esile altana del coronamento, da inserti pittoreschi di sporgenze, balconi e bifore. Dal 1635 François Mansart iniziò per Gastone d'Orléans, fratello di Luigi XIII, il rifacimento del castello, ma del progetto fu realizzato soltanto il padiglione centrale (contiguo all'ala di Francesco I). L'edificio complessivamente segue una pianta a C, con un corpo centrale e due ali ortogonali, a tre ordini di lesene binate con finestre rettangolari. Il corpo centrale presenta un avancorpo sporgente (a cui corrisponde all'interno il grande scalone che fa da perno all'edificio) sormontato da un frontone semicircolare e raccordato alle ali da due colonnati architravati. La molteplicità dei piani rientranti e sporgenti in funzione scenografica, la rigorosa gerarchia degli elementi volta a valorizzare il centro dell'edificio e l'eleganza delle soluzioni architettoniche fanno di quest'opera uno dei primi capolavori dello stile “classico” francese del Seicento, preludio a Versailles.

Economia

La città è sede di industrie meccaniche, elettriche, aeronautiche, alimentari (cioccolata), tessili. Notevole è il ruolo economico dei servizi, soprattutto commerciali (mercato agricolo) e turistici, essendo Blois una delle principali tappe della valle della Loira.

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