Bonura, Giusèppe

scrittore italiano (Fano 1933-Milano 2008). Si interessò fin dagli esordi al rinnovamento delle strutture narrative e alla sperimentazione stilistica, nelle sue opere si scagliò spesso contro i luoghi comuni del linguaggio (La ragazza dalla luna storta, 1982). In campo saggistico, oltre a Un invito alla lettura di Italo Calvino (1972) e all'analisi critica Tecniche dell'inganno (1974), pubblicò il pamphlet satirico Galateo dei vizi degli italiani (1980), a metà tra l'inchiesta e il racconto. Una pirandelliana alternanza di realtà e finzione animò il romanzo La vita astratta (1987), cui seguì I custodi del silenzio (1992). Nel 1998 pubblicò Il gioco del romanzo, un bilancio sotto forma di romanzo della cultura italiana, e Dieci amori coniugali, un libro in cui dietro il narratore si fa sentire l'uomo che si ribella alla crisi della società e della famiglia. Nel 2002 pubblicò Le notti barbare e, nel 2004, I barboni della regina.

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