Borzonasca

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comune nella città metropolitana di Genova (61 km), 160 m s.m., 80,04 km², 1894 ab. (borzonaschesi), patrono: san Bartolomeo (24 agosto).

Centro dell'alta valle del torrente Sturla alla sua confluenza nel torrente Penna. Seguì le vicende storiche del territorio, soggetto all'abbazia di Borzone, che ebbe un notevole sviluppo e influenzò anche culturalmente l'area.§ Al centro dell'abitato, posto nel fondovalle ed esteso ai lati della statale che lo attraversa e verso il torrente, si trova la parrocchiale di San Bartolomeo, risalente al 1628, rimaneggiata nel 1735 e restaurata agli inizi del sec. XX. Il monumento più insigne dell'area è l'abbazia di Sant'Andrea di Borzone: in origine monastero alle dipendenze di San Colombano di Bobbio, grazie al vescovo di Genova Ugone della Volta fu elevata al rango di abbazia e donata nel 1184 ai benedettini di Marsiglia, che la tennero fino al 1535. L'attuale chiesa risale al 1244 e, nonostante i pesanti rimaneggiamenti successivi (soprattutto ottocenteschi), mostra chiari i legami con la tradizione padana portata qui attraverso la mediazione dei bobbiesi; all'interno conserva un polittico di Sant’Andrea, eseguito alla fine del sec. XV da un ignoto maestro di scuola genovese, e un tabernacolo in ardesia del 1513.§ Centro agricolo, vede una buona produzione di olive, frutta (colture prevalenti), cereali, patate, uva e castagne; si pratica l'allevamento. L'industria è attiva nei settori enologico, tessile ed energetico (centrali idroelettriche). Sviluppato il turismo, in particolare nelle località circostanti del lago delle Giacopiane e di Prato Sopralacroce; quest'ultima, ricca di acque minerali, è apprezzata stazione climatica e centro escursionistico.

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