Bràsida

(greco Brasídas; latino Brasídas). Generale spartano (sec. V a. C.). Durante la guerra del Peloponneso, nel 424, con un piccolo corpo di spedizione formato di mercenari e iloti, fu inviato in Calcidica e in Tracia contro gli Ateniesi. Salvata Megara da un attacco nemico, proseguì verso N e conquistò rapidamente varie città, fra cui Anfipoli, di fondamentale importanza per le comunicazioni verso nord ed est, e Torone. Proseguì le operazioni dopo la rottura dell'armistizio del 423 e appoggiò la rivolta di Scione e di Mende contro gli Ateniesi, pur non potendo difenderle adeguatamente. Si distinse, in questa fase della guerra, per essersi saputo servire, oltre che degli scarsi mezzi militari di cui disponeva, di una notevole abilità politica e diplomatica, che gli permise di conquistare a Sparta città già alleate di Atene. Nel 422, durante uno scontro presso Anfipoli, benché inferiore di forze, sconfisse gli Ateniesi e ne uccise il comandante Cleone, ma fu egli stesso mortalmente ferito.

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