Braga (città)

Indice

capoluogo del distretto omonimo (Portogallo), 112.039 ab. (2001), 181 m s.m.

Generalità

Situata sulle estreme propaggini sudoccidentali della Serra do Gêres (1507 m), in una vasta depressione tra i fiumi Cávado ed Este. Importante centro religioso, è definita per la ricchezza di chiese la “Roma portoghese”. Dal 1973 è sede universitaria.

Storia

Di probabile origine celtica, divenne importante colonia romana (Bracara Augusta) all'epoca augustea, citata da Plinio come capoluogo del Conventus Bracaraugustanus. Dopo la dominazione visigota (sec. VI-VIII), la città passò ai Mori, ai quali fu tolta nel sec. XI da Ferdinando I il Grande di Castiglia e concessa ai marchesi di Portogallo che vi stabilirono la residenza (1093-1147). Con lo spostamento della capitale a Coimbra e poi a Lisbona, iniziò per Braga un periodo di declino, che si acuì ulteriormente nel sec. XV, quando grazie alle esplorazioni le città portuali diventarono il fulcro della vita economica, oltre che politica, portoghese. Sede arcivescovile e primaziale, ebbe una certa importanza culturale sotto gli arcivescovi Giraud de Moissac e Maurice Burdin, cluniacensi di origine francese. Conservò rango primaziale fino al 1716, disputando a Toledo e a Tarragona l'onore di prima sede ecclesiastica iberica (anche per la leggenda di un soggiorno che vi avrebbe fatto l'apostolo san Giacomo). Fu più volte sede di concili nazionali e di Cortes del regno.

Arte

Dell'epoca romana restano un santuario, la fonte do Ídolo, e un edificio termale del sec. I. Del periodo visigoto rimane l'importante chiesa di San Frutuoso, in forme bizantine e con archi visigoti a ferro di cavallo (sec. VII). Dopo la riconquista cristiana (1040) si diffuse il romanico della Francia meridionale. In forme romaniche venne eretta la cattedrale (sec. XI), a tre navate con copertura a volta, poi ampiamente rimaneggiata, di cui restano i portali; all'interno si trovano notevoli sepolcri medievali e rinascimentali. Dal chiostro si accede al Museo di Arte Sacra. Una vivace attività edilizia si ebbe nel sec. XVI con il vescovo Diego de Sousa. Fra i sec. XVII e XVIII vennero costruiti numerosi edifici: le chiese di Santa Croce e dei Congregati, l'ospedale di San Marco e il palazzo arcivescovile. Alla fine del sec. XVIII vi fu attivo l'architetto C. L. Amarante (1748-1815), autore del santuario del Bom Jesus do Monte, cui si accede da una scenografica scalinata detta dei “cinque sensi”. Si segnalano anche il Museo dos Biscaínhos, ospitato in un palazzo dei sec. XVII-XVIII, con interessanti arredi e decorazioni, e il Museo Archeologico Diego de Sousa, che ospita collezioni permanenti e temporanee.

Economia

La città è un attivo mercato agricolo, sede altresì di industrie tessili, alimentari, meccaniche, calzaturiere e della carta. Aeroporto.

Cultura

Tra le manifestazioni che si svolgono nella città si segnalano le celebrazioni della settimana santa e il Festival Internazionale del folclore (agosto).

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