Brontoterioidèi

sm. pl. [dal genere Brontotherium+-oide]. Superfamiglia (Brontotherioidea) di Perissodattili noti anche come Titanoteri i cui rappresentanti furono molto diffusi in Europa, in Asia e soprattutto nell'America Settentrionale fra l'Eocene inferiore e l'Oligocene medio. Legati filogeneticamente agli Equidi, i Brontoterioidei ebbero probabilmente come centro di diffusione l'America Settentrionale. I primi rappresentanti della superfamiglia erano, nell'Eocene inferiore, animali di piccole dimensioni, molto simili agli Equidi primitivi. Da queste forme primitive si ebbe una veloce evoluzione che seguì due tendenze principali: un aumento progressivo delle dimensioni, e quindi del peso, e un accorciamento del cranio con sviluppo, sulla regione naso-frontale, di corni dovuti a espansioni ossee. Nessuna modificazione sensibile avvenne invece nella dentatura caratterizzata sempre da denti brachiodonti con molari bunoselenodonti. Nell'Eocene medio si ebbe un'espansione notevole del gruppo con la differenziazione di tre rami principali: quello dei Dolichorhininae a testa corta e stretta, quello dei Telmatheriinae a corni ridotti, che migrò in Asia, e quello dei Brontopsinae a corni molto sviluppati. L'incremento della taglia e lo sviluppo delle corna avvenne indipendentemente in queste tre linee evolutive. Nell'Eocene superiore e nell'Oligocene inferiore vi è nell'America Settentrionale una rarefazione del gruppo seguita subito dopo da una nuova espansione con sviluppo delle forme più spettacolari, fra cui il gigantesco Brontotherium. A questa espansione seguì nell'Oligocene medio la brusca estinzione della superfamiglia.

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