Burán

navetta spaziale russa, il cui nome significa vento, tempesta. Buran ha compiuto un solo volo orbitale, il 15 novembre 1988, in regime totalmente automatico e senza equipaggio a bordo. Il programma era iniziato nel 1974, appena dopo la cancellazione di un progetto per uno sbarco sulla Luna. Portato in orbita a 250 km di quota da un razzo vettore pesante, Energia, Buran rimase in volo soltanto tre ore e 25 minuti, compiendo due giri attorno alla Terra. Nonostante i piani sovietici prevedessero la realizzazione di una flotta di cinque navette e un ritmo di 20 missioni l'anno (parecchie delle quali senza equipaggio) a partire dal 1990, il volo del 1988 è rimasto l'unico del Buran. I problemi economici della cosmonautica russa dopo il crollo della Federazione sono stati fatali al programma, che è stato sospeso. Buran è lungo circa 36 m, alto 17 e ha una apertura alare di circa 23 m. Il razzo vettore Energia è alto circa 60 m ed è composto da quattro razzi primari di spinta a combustibili liquidi e da un secondo stadio con quattro motori anch'essi a combustibili liquidi. L'insieme costituito da Buran ed Energia pesa 2400 t. La spinta totale di 3500 t permette di mettere in orbita bassa un carico utile di oltre 100 t. Analogamente allo Shuttle, Buran ha un rivestimento anticalore costituito da 38.000 piastrelle di ceramica sagomate singolarmente, che proteggono la fusoliera dall'attrito del rientro allorché la navetta raggiunge una velocità pari a 24 volte quella del suono (circa 27.000 km/h). A bordo c'è spazio per oltre dieci persone, tra piloti e specialisti di missione.

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