Caitanya

santo bengalese (1486-1533). Massimo rappresentante del visnuismo nell'India orientale, di certo si sa che visse a Puri, città sacra dell'Orissa, e che la sua frenesia religiosa, rivolta soprattutto a Kṛṣṇa, rasentava la pazzia. Scrisse numerose opere grammaticali e poetiche di cui non restano che 8 distici, ma fu soprattutto un riformatore, intorno alla cui figura si raggrupparono i massimi artefici del rinascimento filosofico e letterario del Bengala. Morì in modo conforme alla sua fede, spegnendosi in stato di estasi nelle acque, sacre a Viṣṇu, del mare antistante Puri. Su Caitanya ha scritto una biografia, intitolata Caitanyacaritāmṛta (Acqua lustrale dei piedi di Caitanya) il suo seguace e conterraneo Kṛṣṇadās (sec. XVI). L'opera è ancor oggi stimata un esemplare insuperato nella letteratura biografica del Bengala.

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