Campagnòla, Doménico

pittore e incisore (? ca. 1500-Padova 1564). Figlio di un artigiano nordico, fu adottato da Giulio Campagnola che gli trasmise il cognome. Attivo a Padova, nelle sue opere sono evidenti gli influssi di Tiziano (Incontro di Anna e Gioacchino, Padova, Scuola del Carmine) e del Pordenone (Sacra Famiglia con S. Giovanni, Bologna, Museo Civico), del Romanino e del Moretto (Miracolo dell'annegata, Padova, Scuola del Santo) e del Salviati (Battesimo di S. Giustina, Padova, Museo Civico); influssi che appaiono perfettamente fusi e assimilati negli affreschi del monastero di Praglia (Padova). Eseguì con notevole abilità tecnica varie acqueforti e silografie.

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