Campo, Cristina

pseudonimo della poetessa e saggista italiana Vittoria Guerrini (Bologna 1924-Roma 1977). Traduttrice finissima di J. Donne, W. C. Williams e S. Weil, ha esordito nel 1956 con la raccolta di liriche Passo d'addio, contrassegnata da grande eleganza formale e ricchezza di riferimenti culturali. La sua non vasta ma pur notevolissima produzione saggistica di raffinata erudizione e acutezza d'indagine è raccolta nel volume postumo Gli imperdonabili (1987). Ugualmente postumi sono il poemetto Diario bizantino (1977), la raccolta epistolare Lettera a un amico lontano (1989) e l'epistolario con Margherita Pieracci Harwell, Lettere a Mita (1999), che rivela lo splendore lucido, appassionato e crudele della mente della Campo A venti anni dalla sua morte è stato organizzato un convegno, dal titolo “Due giornate di studio”, dedicato alla sua attività letteraria. Gli atti del convegno sono stati organizzati e raccolti nel volume Per Cristina Campo, curato da Monica Farnetti e Giovanna Fozzer con una introduzione firmata da Massimo Cacciari.

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