Campoamor y Campoosorio, Ramón de-

scrittore e uomo politico spagnolo (Navia, Asturie, 1817-Madrid 1901). Di idee conformiste, in una società caratterizzata da una borghesia politicamente debole accanto a un clero e a un'oligarchia assai potenti, fu compensato in vita con alte onorificenze politiche e culturali, ma dalla “generazione del '98” in poi la sua opera è stata oggetto di dure critiche che spesso ne hanno negato ogni valore letterario. Tuttavia è stato il portavoce della classe dirigente spagnola dell'ultima metà del sec. XIX, e forse il più significativo rappresentante del periodo postromantico in Spagna. Scrisse molti versi (all'incirca 50.000), cimentandosi con le più diverse forme poetiche. Le sue opere principali – per lo più composizioni brevi di contenuto moraleggiante e pseudofilosofico – sono raccolte nei libri Fábulas morales, Doloras (1848), Pequeños poemas (1873-92; Poemetti) e Humoradas (1886) che riscossero alla pubblicazione larghi consensi. Meno fortuna ebbero i suoi poemi epici Colón (1854) su Cristoforo Colombo, El drama universal (1869), El licenciado Torralba (1888) e le sue opere di teatro, sia commedie (Química conyugal, El honor), sia drammi (Dies irae, Así se escribe la historia, 1875). Espose le sue idee letterarie e filosofiche in saggi quali El personalismo (1850), Lo absoluto (1865), Poética (1883).

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