La regione

(accadicoKinahnu o Kinahhu, egiziano Knʽn). Nei sec. XV-XIII a. C. indicava la zona siro-palestinese (e specialmente la costa che sarà poi la Fenicia), come entità geografica ma non politica né etnica. Nell'Antico TestamentoCanaan (Kĕnaʽan) indica la regione conquistata dalle tribù d'Israele e Cananei (Kĕnaʽănîm) sono le popolazioni stanziate in quella regione prima della conquista.

I Cananei

I Cananei, il cui nome è connesso col nome urrita della porpora (kinahhu), proprio come il nome dei Fenici è connesso al nome greco della porpora (phôinix), erano organizzati in stati cittadini assai fiorenti sul piano economico e commerciale (esportazione di legname, olio e vino, prodotti artigianali). Gli scavi archeologici (Ugarit, Alalah, Megiddo, Hazor, ecc.) hanno rivelato le ricchezze concentrate nei palazzi reali; la cultura palatina era largamente internazionale, con influenze egiziane (nella produzione artistica) e babilonesi (nell'uso della scrittura e lingua accadica); la società, a un alto livello culturale (invenzione dell'alfabeto e inizi della lavorazione del ferro e del vetro), era dominata da una nobiltà militare e mercantile che deteneva l'armamento superiore (carri e cavalli) e grandi proprietà terriere, e che era accentrata nei palazzi reali mentre la popolazione contadina dei villaggi era sottoposta a forte tassazione. Ai margini restavano nuclei di nomadi, indipendenti e bellicosi, che saranno infine in grado di prendere il potere (per esempio Israele) ponendo in crisi il sistema socio-politico delle città cananee. La frequenza di contatti e la ricchezza materiale stimolarono l'interesse delle grandi potenze circostanti, che affermarono il loro controllo politico sui piccoli Stati cananei, rendendoli tributari. La soggezione politica (in Siria rispetto ai Mitanni prima e agli Ittiti poi, in Palestina rispetto all'Egitto) ebbe termine dopo il 1200, quando l'invasione dei Popoli del mare diede un duro colpo agli imperi egiziano e ittita. Le contemporanee invasioni nomadi (Israele, Aramei, ecc.) alterarono profondamente la cultura cananea, che ebbe più diretta continuazione nelle città fenicie.

La religione cananea

Fino alla scoperta della letteratura della città-stato di Ugarit, la religione di Canaan era conosciuta attraverso i resoconti polemici degli scrittori biblici e le notizie di autori classici, spesso tardivi. I testi di Ugarit, con tutte le cautele dovute alla locazione della città (all'estremo Nord della regione, con forti influenze estranee) e alla distanza cronologica (fu distrutta nel sec. XII a. C.), ce ne offrono il quadro più completo. Divinità suprema era El; seguivano Baʽal (=marito, signore), identificato con Hadad, personificazione del principio maschile, generatore nella fertilità cosmica, e la sua paredraAstarte, forza vitale femminile che sostiene il rinnovarsi della natura, considerata la divinità madre e chiamata anche “regina del cielo”. Nei santuari, importanti erano i riti di prostituzione sacra, nei quali l'unione tra il fedele e la sacerdotessa-prostituta (sono attestati anche sacerdoti che adempivano queste funzioni) ripeteva nel microcosmo del culto quanto avveniva fra gli dei. Espressione massima di questo culto era l'unione del re con la sacerdotessa. Dalla buona riuscita di queste unioni dipendeva la bontà del raccolto e la fertilità del gregge e della mandria. Durante la stagione estiva Baʽal e Astarte morivano (“discendevano agli inferi”) e la natura languiva sotto il solleone; in altre regioni a clima diverso la discesa agli inferi delle divinità della fertilità avveniva d'inverno. Si trattava pertanto di motivi mitico-rituali molto diffusi. Dal motivo della divinità che muore e risuscita si sviluppò nel mondo tardo-cananeo il culto della figura di Adone (=signore), da identificarsi probabilmente con Baʽal; da esso alcuni autori fanno derivare i culti misterici del mondo ellenista e romano. Divinità locali sono attestate per i vari popoli della regione (Fenici, Ammon, Moab).

Ebrei e Cananei

Gli Ebrei si opposero sempre a ogni forma di contatto con la religione di Canaan, sia pure con alterno successo. Mentre molte prerogative di El passarono a Yahwèh, Iddio d'Israele, altre divinità cananee, specialmente Baʽal e Astarte, furono sempre avversate. D'altra parte la forza polemica usata per esempio dai Profeti nel combattere queste forme di religione mostra che si trattava di credenze che avevano preso piede anche in Israele, con effetti distruttivi per la morale pubblica e privata. Col tempo in Israele, specialmente in epoca post-esilica, la religione di Canaan finì per essere completamente eliminata. Attraverso i Fenici invece essa venne esportata nelle colonie mediterranee (Cartagine), dove in parte assunse forme autonome, in parte si fuse con il sostrato religioso delle popolazioni autoctone.