Carnap, Rudolf

filosofo tedesco (Wuppertal 1891-Santa Monica, California, 1970). Professore a Vienna, Carnap appartenne al cosiddetto Circolo di Vienna. Si trasferì in America nel 1936. Risultato importante nell'evoluzione del pensiero di Carnap è il superamento dell'iniziale empirismo “ristretto” secondo cui ogni proposizione doveva essere ridotta a proposizioni concernenti oggetti reali, concezione che portava a respingere la possibilità di leggi scientifiche, in quanto una legge vale per un numero infinito di casi che non può essere mai analizzato. Carnap rinunciò quindi a una completa verificazione ammettendo la possibilità solo di una prova, che stabilisce la verità di un enunciato, o di una sua conferma che ne stabilisce l'asseribilità. Da questa posizione si evidenziava il problema del rapporto fra enunciati teorici ed enunciati empirici: se un sistema teorico è costituito da un calcolo, cioè da segni collegati mediante regole sintattiche, questi segni sono privi di significato. Occorrerà perciò un'interpretazione semantica che attribuisca ai segni un significato, cioè delle regole che riferiscano o colleghino i segni a delle proprietà od oggetti osservabili (Logische Syntax der Sprache; 1934, Sintassi logica del linguaggio). Altro importante contributo di Carnap alla filosofia della scienza contemporanea sono le sue ricerche sulla logica induttiva specialmente nell'opera Logical Foundations of Probability (1950; Fondamenti logici della probabilità). Egli muove dalla distinzione fra probabilità come frequenza statistica, avente carattere empirico, e probabilità intesa come “grado di conferma”, avente un carattere logico a priori, e su quest'ultimo concetto di probabilità sostiene che fra logica induttiva e processo induttivo vi sono le stesse relazioni esistenti fra logica deduttiva e processo deduttivo.

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