Carpenédolo

Indice

comune in provincia di Brescia (26 km), 122 m s.m., 30,12 km², 10.384 ab. (carpenedolesi), patrono: san Bartolomeo (24 agosto).

Centro della pianura bresciana, posto alla sinistra del fiume Chiese. Di origine romana (sono state rinvenute iscrizioni e frammenti di bassorilievi), fu possesso degli abati benedettini di Serle. Nel sec. XI fu munito di un castello, incendiato dai ghibellini di Reggio Emilia nel 1237. A causa della fedeltà ai Visconti subì distruzioni a opera di Pandolfo Malatesta nel 1413. Nel 1428 divenne possesso di Venezia. § Domina e caratterizza l'abitato la torre merlata, resto dell'antico castello medievale. La parrocchiale di San Giovanni Battista (1693-1713) conserva una croce astile argentea (sec. XV) e un dipinto di Francesco Maffei (sec. XVII); il campanile, isolato, venne eretto nel 1726-43. Sul monte Rocchetta sorge il settecentesco santuario di Santa Maria di Castello. § Assai sviluppata è l'industria, soprattutto nei settori meccanico, calzaturiero, degli accessori per l'abbigliamento (tradizionale è la produzione di calze), del mobile, della lavorazione di legno, metalli (in particolare del rame) e materie plastiche. L'agricoltura produce cereali, ortaggi e foraggi per il fiorente allevamento bovino (con ricca produzione lattiero-casearia).

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