Carta de logu

(o Carta de logu de Arborea, Statuto del luogo di Arborea), raccolta di norme, redatte in sardo, emanata (1345-76) dal giudice Mariano IV e completata nella sua forma definitiva nel 1395 da sua figlia Eleonora, giudichessa di Arborea. Tale legislazione, formulata sulla base della conoscenza dei diritti dell'Italia continentale, costituì un superamento delle varie statuizioni locali della Sardegna, di cui contribuì ad ammodernare la coscienza e la pratica giuridica. La raccolta ebbe larga diffusione in tutta l'isola e restò in vigore, come legge generale della Sardegna, fino al sec. XIX. Del manoscritto originale furono divulgate nella seconda metà del sec. XIX diverse copie, la cui autenticità fu infirmata da studiosi come il Mommsen, il Dove, lo Jaffé e il Tobler, ma specialmente da Wendelin Foerster, che ne dimostrò la non corrispondenza con le norme paleografiche e glottologiche e l'uso frequente di forme anacronistiche.

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