Cassini, Giovanni Doménico

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(Perinaldo, Imperia, 1625-Parigi 1712), astronomo di origine italiana vissuto a lungo in Francia. Nel 1650 ottenne la cattedra di astronomia all'Università di Bologna. Qui iniziò le osservazioni sulle superfici dei pianeti, scoprendo la rotazione di Marte e Giove, e costruì la meridiana di S. Petronio con la quale intendeva verificare l'epoca esatta dell'equinozio. Nel 1669 fu chiamato a Parigi a dirigere il nuovo osservatorio allora ancora in costruzione. Da quell'osservatorio scoperse quattro satelliti di Saturno, osservò la divisione degli anelli del pianeta in due zone concentriche (divisione di Cassini) e determinò con buona precisione il valore della parallasse solare. Studiò inoltre la luce zodiacale e ne riconobbe il carattere cosmico, condusse osservazioni sulle macchie solari e realizzò anche una carta della Luna. Insieme al Richer, appositamente distaccato in Cajenna, calcolò il valore della distanza di Marte e in collaborazione con G. F. Maraldi compilò un catalogo delle stelle fisse. A lui si deve la sistematica opera di correzione della cartografia francese: imponente lavoro che, completato dal figlio e dai nipoti, si concretizzerà nel rilievo topografico della Francia. Continuò la sua opera fino a tardissima età, lavorando anche quando, come G. Galilei, fu colpito da cecità. In campo matematico il suo nome è legato a una famiglia di curve.

"Per la curva di Cassini vedi figura al lemma del 5° volume." Curva algebrica del 4º ordine, luogo dei punti del piano per cui è costante il prodotto delle distanze da due punti fissi F₁, F₂, detti fuochi "Per la curva di Cassini vedi lo schema a pg. 8 del 6° volume." . Fissato un riferimento cartesiano e indicate con ±c le ascisse dei fuochi e con p>0 la costante assegnata, l'equazione cartesiana di tale curva è

Se p>c2, la curva si compone di una sola linea chiusa avvolgente entrambi i fuochi (ovale di Cassini.); se p2 la curva si compone di due ovali distinte avvolgenti ciascuna un fuoco; infine, se p=c2 la curva ha la forma di un otto con un biflecnodo nell'origine. In quest'ultimo caso è detta lemniscata di Bernoulli "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 1 pp 202 242" "Per approfondire Vedi Gedea Astronomia vol. 1 pp 202 242" .

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