Castèl Baronìa

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comune in provincia di Avellino (60 km), 639 m s.m., 15,34 km², 1233 ab. (castellesi), patrono: santa Maria delle Fratte (2 febbraio).

Centro dell'Appennino Sannita, posto su un colle nell'alta valle del fiume Ufita. Sorto attorno a un castello normanno, fu uno dei baluardi difensivi della Baronia di Vico e ne seguì le vicende. Fu quindi possesso di Graditone, nipote di Roberto il Guiscardo, poi di Ada de Bruveris e successivamente dei Del Balzo, dei D'Aquino e dei Caracciolo. Fu danneggiato dai terremoti del 1930 e del 1980. § La chiesa barocca di San Francesco conserva interessanti sculture lignee dei sec. XVII e XVIII. La chiesa di Santa Maria delle Fratte, nella cui facciata si apre un antico portale in pietra scolpita, sormontato da un piccolo rosone, custodisce la sacra icona della Madonna delle Fratte. La chiesa di Santo Spirito, annessa al vicino convento francescano (sec. XVII, con bel chiostro porticato e affrescato), conserva tele del Lanfranco e altari in legno dorato. § L'agricoltura produce cereali, tabacco e olive (lavorate in numerosi frantoi locali). È praticato l'allevamento bovino e ovino.

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