Lanfranco, Giovanni

pittore italiano (Parma 1582-Roma 1647). Fu allievo di Agostino Carracci a Parma, poi di Annibale Carracci a Roma (partecipò alla decorazione di palazzo Farnese). Di ritorno in Emilia (1610), si volse al Correggio e, tra i contemporanei, a Ludovico Carracci, G. Reni, B. Schedoni. A Roma (1613-31), elaborato ormai un compiuto linguaggio barocco (affreschi nella cappella Buongiovanni in S. Agostino), riassunse gli elementi della sua cultura in varie opere, culminanti nell'affresco della cupola di S. Andrea della Valle (1625-28). Qui, ispirandosi direttamente alle grandi cupole correggesche e mettendo a frutto le esperienze luministiche derivate dalla scuola emiliana e dall'incontro con il caravaggismo (Gentileschi, Saraceni), giunse a impianti spaziali dominati dallo scorcio e dal dinamismo delle masse, aprendo così la via ai suggestivi esiti del barocco romano. Soggiornò a Napoli dal 1634 al 1646 (affreschi nelle cupole del Gesù Nuovo e di S. Gennaro; Madonna con angeli e santi, Galleria Nazionale di Capodimonte), influendo sugli sviluppi del barocco napoletano.

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