Castellanza

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comune in provincia di Varese (28 km), 216 m s.m., 6,92 km², 14.569 ab. (castellanzesi), patrono: san Giulio (prima domenica di febbraio).

Cittadina dell'alta pianura lombarda, sulle due sponde del fiume Olona. Il territorio fu popolato da genti liguri. L'abitato risulta dalla fusione di due nuclei medievali distinti: Castegnate, a sinistra del fiume, parte del comitato del Seprio, nel 1043 passò al monastero di San Dionigi e nel 1170 ai Visconti, ma la sua decadenza favorì la crescita di Castellanza, sull'altra riva del fiume, che già era dei Visconti. I due borghi rimasero inclusi nel feudo di Varese fino al 1691; nel secolo seguente passarono alle famiglie Crivelli, Daverio, Piola e Prandoni. § L'abitato conserva numerosi elementi architettonici barocchi. Il palazzo Carmignati-Brambilla è del sec. XVIII, la parrocchiale di San Giulio del sec. XX. Fuori dall'abitato è un museo di scultura contemporanea della fondazione Pagani. § Importante centro industriale, posto sulla strada del Sempione e inglobato nella conurbazione Busto Arsizio-Legnano, ha imprese che operano prevalentemente nei settori metallurgico, meccanico, elettrotecnico, chimico, tessile e informatico; è fiorente anche il commercio. § Vi ha sede l'università privata “Carlo Cattaneo” (con orientamento economico-aziendale e giuridico), allestita nell'area dell'ex cotonificio Cantoni, la cui ristrutturazione è stata progettata da Aldo Rossi.

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