Castro, Américo

filologo e saggista spagnolo (Rio de Janeiro 1885-Lloret, Spagna, 1972). Specialista di filologia medievale e moderna, editore di testi antichi, ha poi studiato i principali autori del “secolo d'oro” (Cervantes, Quevedo, Tirso de Molina, ecc.). Capolavoro di questo periodo è il libro El pensamiento de Cervantes (1925), dove si propone di dimostrare come nell'opera di Cervantes convergano i temi e la problematica del Rinascimento. Acute le sue successive indagini sulla storia delle idee e delle credenze ispaniche, sull'erasmismo (Aspectos del vivir hispánico, 1949), sul senso dell'onore nel “secolo d'oro” (De la edad conflictiva, 1961) e soprattutto sui caratteri della tormentata sensibilità spagnola nata, a suo giudizio, dalla medievale simbiosi di cristiani, ebrei e mori (España en su historia, 1948; Santiago de España, 1958; Origen, ser y existir de los Españoles, 1959).

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