Cenadi

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comune in provincia di Catanzaro (45 km), 539 m s.m., 11,16 km², 649 ab. (cenadesi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro del versante ionico delle Serre, situato nell'alto bacino del torrente Soverato. Di origine medievale, fu casale della Baronia di San Vito e infeudato ai Gironda; in seguito entrò a far parte del Principato di Squillace, passando attraverso il dominio di vari feudatari, fra cui, dal 1634 al 1806, i Caracciolo di San Vito e quelli di Girifalco. Fu gravemente danneggiato dai terremoti del 1783 e del 1905.§ Nella chiesa di San Giovanni Battista si conserva una statua lignea del santo, opera forse di scuola veneta del Cinquecento. Nei dintorni si trovano i resti di un muro di sbarramento, innalzato forse in epoca normanna (sec. XI) per creare un invaso artificiale.§ L'agricoltura produce grano, ortaggi (soprattutto patate) e olive (con produzione di olio). È molto diffuso l'allevamento bovino e ovino.

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