Ch'in

nome di un antico regno feudale cinese e di una dinastia imperiale (221-206 a. C.). Il regno, risalente secondo la tradizione al 781 a. C., sorgeva in una zona di frontiera occidentale continuamente esposta alla minaccia dei barbari. Sottoposto dapprima all'autorità dei Chou, Ch'in parallelamente al loro indebolirsi acquistò sempre maggior potenza e nel sec. VIII, dopo aver combattuto in sua difesa le tribù nomadi, ottenne un ampliamento territoriale. Nel corso del sec. VII si rafforzò ulteriormente e un suo duca divenne uno dei cinque pa (egemoni). Nel sec. IV a. C. le riforme di Shan Yang (m. 338), attuazione delle teorie legaliste, lo trasformarono in uno Stato centralizzato con un'organizzazione burocratica. Esautorati anche formalmente i due rami dei Chou, conclusa vittoriosamente la lotta contro tutti gli altri Stati feudali tra il 230 e il 221 a. C., grazie anche all'opera del ministro Li Ssu, nel 221 Ch'in attuò l'unificazione del Paese fondando un impero, esso pure centralizzato. Il sovrano assunse il titolo di Huang-ti (rimasto in vigore fino al 1912). La dinastia Ch'in venne travolta nel 206 a. C. da un'insurrezione contadina cui seguì una guerra civile durata fino al 202 a. C.; a essa succedette la dinastia Han.

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