Cluny

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cittadina della Francia, nel dipartimento di Saône-et-Loire, 20 km a NW di Mâcon, nella valle del fiume Grosne. Sorta intorno alla celebre abbazia all'inizio del sec. X, conserva alcune belle chiese gotico-borgognone (St.-Marcel, con coro della seconda metà del sec. XII sormontato da una torre ottagonale; Notre-Dame, del sec. XIII), case romaniche, gotiche e rinascimentali, due porte e cinque torri dell'antica cinta muraria.

Abbazia di Cluny

Fu fondata nel 910 da Guglielmo il Pio, duca d'Aquitania; suo primo abate fu San Bernone (m. 927), che diede alla nascente istituzione l'ideale liturgico, ampliando i riti con gli uffici votivi e le processioni e riducendo il tempo dedicato al lavoro e allo studio, e l'ideale di libertà, sottraendo Cluny dal sistema signorile delle Chiese medievali per metterla alle dirette dipendenze del papa. L'età classica di Cluny si ebbe però con gli abati San Oddone (927-942), Maiolo (954-994), Odilone (994-1049) e Ugo (1049-1109), che portarono a compimento l'unione con Roma (931) e stabilirono sull'Europa la supremazia religiosa cluniacense. Con Pietro il Venerabile (1122-1156) l'abbazia raggiunse l'apice della sua potenza portando il numero dei suoi monaci a 400. § Della prima abbazia del 910 (Cluny I) non rimane nulla. La chiesa venne rifatta dall'abate Maiolo (Cluny II, consacrata nel 981) secondo uno schema che venne adottato dai monasteri affiliati in Francia, Germania e Spagna. Sant'Ugo ricostruì per la terza volta la chiesa (Cluny III; 1086-1120 ca.) in proporzioni grandiose, facendone la più grande chiesa del Medioevo in Occidente (lunghezza 140 m, altezza 29 m, larghezza delle volte della nave centrale 12 m): aveva 5 navi, 2 transetti con 4 absidi ciascuno, deambulatorio con 5 cappelle radiali, 7 torri (due, ottagonali, all'incrocio dei due transetti; altre due, ottagonali, ai lati del transetto maggiore, cioè quello occidentale; le altre a W). La navata centrale era voltata a botte con archi trasversi a sesto acuto (forse i primi in Europa; questo elemento divenne tipico dell'architettura borgognona). L'alzato della nave centrale era a tre piani: archi acuti in basso, finto matroneo al centro, finestre in alto. Una ricca decorazione scultorea, di tipo classicheggiante, rivestiva i capitelli e i portali. Da Cluny III deriva direttamente un gruppo di chiese romaniche borgognone: Paray-le-Monial (fondata dallo stesso Sant'Ugo), Autun, Beaune. Dell'edificio, demolito agli inizi dell'Ottocento, resta un grandioso frammento, il braccio sud del transetto occidentale con la sua torre ottagonale. Inoltre nel Musée de la Ville sono conservati i celebri capitelli del coro, capolavoro della scuola borgognona di scultura. Il vasto complesso degli edifici conventuali, di cui rimangono alcune parti medievali, fu per la maggior parte rifatto nel Settecento in stile Luigi XV.

Bibliografia

J. Conant, Medievalia, Parigi, 1955; ; G. M. Cantarella, D. Tuniz (a cura di), Cluny e il suo abate Ugo, Roma, 1973.

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