Collezióni canòniche

raccolte delle leggi emanate dall'autorità ecclesiastica. Ne fanno parte le decisioni dei concili, le lettere papali (dal sec. V), le decretali papali (con Gregorio IX, 1227-41) e, col Concilio di Trento (1545-63), le decisioni dei dicasteri e tribunali romani. Sono considerate fonti di conoscenza del diritto canonico. § Collectio Anselmo dedicata, raccolta di norme canoniche composta nell'Italia settentrionale attorno all'anno 882 da un compilatore ignoto e dedicata ad Anselmo arcivescovo di Milano. Il materiale raccoltovi, tra cui testi di diritto giustinianeo, è ordinato sistematicamente in 12 libri. § Collectio Dionysiana o Corpus canonum, è tra le prime raccolte occidentali di diritto canonico. Composta a Roma fra gli ultimi anni del sec. V e i primi del VI da Dionigi il Piccolo (l'Esiguo), monaco di origine scita, contiene per la prima volta, accanto a canoni conciliari, decretali pontificie. Fu integrata da papa Adriano I (Collectio Dionysio-Hadriana) e inviata nel 774 a Carlo Magno. § Collectio Hibernensis, la maggiore collezione di norme canoniche redatta in Irlanda (Hibernia). Di autore ignoto, risale all'anno 700 circa. Contiene testi conciliari, della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa. § Collectio Hispana o Collectio Isidoriana, in quanto erroneamente attribuita a Isidoro di Siviglia, è la maggiore raccolta di testi canonici compilata nella Spagna visigotica. Se ne distinguono due redazioni, quella “cronologica” e quella “sistematica”, attribuibili alla metà del sec. VII. Ebbe notevolissima importanza nel diritto canonico posteriore.

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