Cròvi, Raffaèle

poeta e narratore italiano (Paderno Dugnano 1934-Milano 2007). Ha svolto un'intensa attività culturale in campo editoriale e televisivo. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie (tra cui: La casa dell'infanzia, 1956; Elogio del disertore, 1973; L'utopia del Natale, 1982), caratterizzate da una vena ironica ed epigrammatica, sostenuta da un'intensa e personale ispirazione religiosa. Fortemente polemiche anche le sue opere di narrativa, che mettono in scena inferni urbani di alienazione sociale. Tra queste: Carnevale a Milano (1959), Il franco tiratore (1968), Il mondo nudo (1975), Ladro di ferragosto (1984), La valle dei cavalieri (1993). Nel 1994 ha pubblicato il romanzo La parola ai figli. All'insegna della spiritualità sono la raccolta di meditazioni, racconti e canti Parabola (1995) e Il santo peccatore (1995), mentre Parole incrociate (1995) raccoglie alcune acute riflessioni sulla scrittura. Simbolo del degrado sociale contemporaneo, L’indagine di via Rapallo (1996) è invece una sorta di giallo morale ambientato in una Milano che assurge a simbolo universale dell'alienante realtà urbana contemporanea. Nel 1998, basandosi su una documentazione ampia e in parte inedita, ha pubblicato Il lungo viaggio di Vittorini, biografia e saggio critico di tutte le opere dello scrittore siciliano. In La gioia di Leo (2000) Crovi ha rappresentato l'avventura di un bambino che plasma la realtà con un'immaginazione simbolica. Nel 2003 ha pubblicato Appennino, nel 2005 Diario del Sud che raccoglie saggi, note critiche, interviste, poesie e itinerari su libri, luoghi, persone e cibi delle regioni del Meridione d'Italia e nel 2006 Cameo che ha come protagonista un medico di un ospedale psichiatrico. Nel 2007 ha pubblicato Nerofumo, un romanzo sulla corruzione politica e mediatica in cui sono coinvolti ministri, giornalisti, parlamentari e vedettes dello spettacolo.

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