Cranach, Lucas il Vècchio

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pittore e incisore tedesco (Kronach, Franconia, 1472-Weimar 1553). Figlio di Hans, incisore, lavorò nella bottega paterna fino al 1498. Dopo aver soggiornato in vari centri culturali tedeschi, fu a Vienna fino al 1503 ca., dove ebbe stretti contatti con l'ambiente umanistico dell'università. Nel 1505, ebbe la carica di pittore di corte presso l'elettore di Sassonia Federico il Saggio a Wittenberg, dove aprì una bottega attivissima per l'imperatore Carlo V, per il cardinale Alberto di Brandeburgo e per il duca Alberto di Prussia. Divenne inoltre amico di Martin Lutero (ci resta un loro epistolario) e di Melantone e contribuì alla diffusione della Riforma illustrando e stampando gli scritti e la traduzione di Lutero del Nuovo Testamento. La sua fama gli procurò anche incarichi politici di rilievo. La conoscenza dell'opera di Cranach parte dai dipinti già maturi del periodo viennese, che furono fondamentali per la Scuola del Danubio, in particolare per il giovane Altdorfer. Databile intorno al 1500 è la Crocifissione (Vienna, Kunsthistorisches Museum), opera di intensa espressività drammatica e in cui si avverte la conoscenza di Jan Pollak e di Marx Reichlich. Sempre del periodo viennese sono la monumentale Crocifissione del 1503 (Monaco, Alte Pinakothek) , impostata secondo i modi mantegneschi filtrati attraverso M. Pacher, e l'idilliaco Riposo durante la fuga in Egitto (1504, Berlino, Staatliche Museen). Una linea contorta e piena di tensione caratterizza i disegni (per esempio la Vergine Folle, Norimberga, Germanisches Nationalmuseum) e le incisioni su legno (per esempio il Cristo sul Monte degli Ulivi) di questo periodo, anche se i motivi sono in parte desunti da Dürer. L'ambiente di Wittenberg portò un mutamento nell'opera di Cranach: se il Martirio di Santa Caterina (ca. 1512, Budapest, Szépmütészeti Múzeeum) presenta ancora un'intensa violenza espressiva, nella replica del 1506 (Dresda, Gemäldegalerie) le forme si sono addolcite per rendere il tono aulico della composizione. A tali modificazioni contribuirono l'ambiente degli umanisti e della raffinata corte della città: a questo clima appartengono le erotiche Veneri (la versione migliore è all'Ermitage di San Pietroburgo), le numerose pitture di soggetto profano, le scene di caccia della nobiltà riprese dal vero, le decorazioni nei castelli. Contemporaneamente Cranach raffinava la sua tecnica incisoria, realizzando stampe a “chiaroscuro” e a oro, di cui fu probabilmente l'inventore. L'intensa attività di bottega portò l'artista a organizzare la produzione quasi industrialmente: le opere venivano ampiamente replicate, seppure con modifiche e variazioni . Le repliche più richieste, oltre alle pale d'altare, erano i nudi femminili (Veneri, Diane, ninfe, anche personaggi biblici come Eva e Betsabea) e i ritratti (celebri i dittici di Lutero e della moglie o di Lutero e Melantone). "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 6 pp 366-370" "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 6 pp 366-370"

H. Lüdecke, Lukas Cranach der [Alterer, Der Künstler und seine Zeit, Berlino, 1953; W. Scheidig, Katalog der Lukas Cranach-Ausstellung Weimar und Wittenberg, Erfurt, 1953; J. Jahn, Lukas Cranach als Graphiker, Lipsia, 1955; H. Frödin, Lukas Cranach, Colonia, 1981.

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