Déroulède, Paul

scrittore e uomo politico francese (Parigi 1846-Mont-Boron, Nizza, 1914). Dopo una breve esperienza teatrale, interrotta dalla partecipazione alla guerra del 1870 e alla repressione della Comune, si orientò verso l'attività politica nelle file boulangiste eletto deputato nel 1889. Implicato in un complotto contro la Repubblica, nel 1900 fu condannato all'esilio e graziato nel 1905. La sua opera – poetica, narrativa, saggistica e teatrale – rispecchia fedelmente la sua concezione retorica nazionalistica: Les chants du soldat (1872), Les nouveaux chants du soldat (1875), Chants patriotiques (1882), De l'éducation militaire (1882), Le désarmement (1891), Chants du paysan (1894), Mort de Hoche (1897).

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