De Berardinis, Lèo

attore e regista italiano (Gioi, Salerno, 1940-Roma 2008). Da La faticosa messinscena di Amleto (1967) a Totò principe di Danimarca (1990), De Berardinis fu costantemente uno dei protagonisti della ricerca teatrale italiana. Si tratta di un artista attento sia al rinnovamento del linguaggio scenico (con apporti, spesso determinanti, della musica e del cinema), sia al rapporto con la parola poetica (Shakespeare soprattutto, affrontato diverse volte in messinscene più o meno “normali” o in libere rielaborazioni), sia al recupero della tradizione teatrale nazionale, particolarmente di quella napoletana, con l'esperienza del Teatro di Marigliano, condotta negli anni Settanta insieme all'attrice Paola Peragallo e sfociata in spettacoli come Sudd (1974) e Avit'a murì (1978) che riprendevano, innovandola, la lezione della sceneggiata. Fu spesso accostato a E. De Filippo per Ha da passà 'a nuttata (1989) e il suo teatro e la sua maniera di recitare rivelano continui riferimenti all'arte scenica di Totò. Nel 1970 diresse il film Omaggio a Charlie Parker e nel 1994 mise in scena I giganti della montagna di L. Pirandello. Shakespeare rimase il centro del suo teatro: dopo aver rivisitato Macbeth (1988) e il quarto e il quinto atto dell'Otello (1992) intraprese una rilettura del King Lear (1997).

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