De Prèdis, Giovanni Ambrògio

pittore e miniatore italiano (Milano ca. 1455-dopo il 1508). Sotto la guida del fratello Cristoforo collaborò tra il 1471 e il 1472 alle miniature per l'Offiziolo di Vitaliano Borromeo e ad altri lavori; successivamente le sue opere più importanti nel campo della miniatura sono la decorazione dell'Offiziolo di Francesco Borromeo (1474) e il ritratto di Mattia Corvino in un codice ora alla biblioteca Guarnacci di Volterra (1487). Nel 1483 conobbe Leonardo e ne divenne fedele seguace. Insieme a lui e al fratello Evangelista sottoscrisse il contratto per una pala per la chiesa di S. Francesco a Milano: la parte centrale di essa, la Vergine delle rocce (Londra, National Gallery) è ritenuta una replica, in gran parte eseguita dal De Predis sotto la guida di Leonardo, dell'originale al Louvre. Noto soprattutto come ritrattista (Ritratto di gentiluomo, Milano, Brera), fu chiamato nel 1493 a Innsbruck, dove eseguì il ritratto dell'imperatore Massimiliano (Vienna, Kunsthistorisches Museum). Nuovamente a Milano, pare abbia miniato, per la Grammatica di Elio Donato, i ritratti a piena pagina del giovane Massimiliano Sforza e di Lodovico il Moro.

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