Debenedétti, Antònio

scrittore italiano (Torino 1937). Figlio del critico letterario Giacomo, collaboratore del Corriere della Sera e della rivista Nuovi Argomenti, ha scritto il suo primo romanzo nel 1958 (Rifiuto di obbedienza). Nella sua produzione narrativa, ha rappresentato spesso storie di solitudine, di incomunicabilità e di fallimento. Dopo il grottesco In assenza del signor Plot (1976), La fine di un addio (1985) e Se la vita non è vita (1991), Debenedetti ha pubblicato Un giovedì dopo le cinque (2000), vicenda nella quale il protagonista, lacerato dal bisogno di affetto e dall'incapacità di provare sentimenti autentici, giunge al disprezzo, alla falsità, al bieco opportunismo, tradendo il suo unico amico. Nella forma del racconto l'autore ha espresso con particolare brillantezza e spesso con grande violenza espressiva i temi caratteristici della sua narrativa (Spavaldi e strambi, 1987; Racconti naturali e straordinari, 1993; Amarsi male, 1998). Nel 2005 ha pubblicato il libro di racconti E fu settembre che comprende cinque storie di solitudine, di frustrazione, di fallimenti sentimentali e no.

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