Diala

governatorato (17.685 km²; 1.037.600 ab. secondo una stima del 1991; capoluogo Baquba) dell'Iraqorientale, al confine con l'Iran, esteso sul basso bacino del fiume Diala (Diyālā), affluente di sinistra del fiume Tigri. Agricoltura (cereali, datteri, agrumi), allevamento, estrazione di petrolio (giacimento di Naft Khaneh, collegato per oleodotto alle raffinerie di Khanaqin e Baghdad); le industrie (alimentari, tessili, chimiche) sono concentrate nel capoluogo e nei centri di Khanaqin, Muqdadiya e Khalis. § Nel III e II millennio a. C., Diala fu sede di una serie di Stati provinciali mesopotamici. Tra le prime attestazioni archeologiche, risalenti al periodo di Ǧemdet Nasr (3100-2900 a. C.), si ha un tempio dedicato al dio Sin a Khafāgia. Solo con l'inizio dell'età Protodinastica I (2900 a. C.) compare una facies culturale e artistica tipica della regione, evidente nel genere ceramico detto “scarlatto” e nello stile glittico detto “a broccato” dal decorativismo avanzato del disegno. Nel quadro del generale e omogeneo sviluppo artistico della Mesopotamia in questo periodo rientrano invece le numerose statuette di fedeli scoperte nei santuari del Diala, che hanno per prime consentito la classificazione della scultura mesopotamica di età paleosumerica. Dopo il dominio di Akkad e quello di Ur III (2112-2004 a. C.) i centri del Diala furono unificati durante la prima dinastia di Babilonia dallo Stato di Ešnunna.

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