Dodicèsima nòtte, La-

(The Twelfth Night or What You Will), commedia in cinque atti, in prosa e in versi, di W. Shakespeare scritta probabilmente nel 1599 e rappresentata forse la notte dell'Epifania del 1600, nota in Italia anche col titolo La notte dell'epifania (in Francia, La nuit des rois). Sul motivo degli inganni amorosi tratto dalla novellistica e dalla commedia italiana del Cinquecento (la fonte precisa sembra essere la commedia senese Gli ingannati), Shakespeare sviluppa una complessa vicenda in cui alla storia sentimentale dei gemelli Sebastiano e Viola (la quale come paggio assume il nome di Cesario) si sovrappone la satira dei puritani, dei gaudenti, dei vanitosi, dei damerini, dei padroni e dei servi, che fanno le spese della sua arte comica, travolgente e beffarda. Alla magica atmosfera poetica dei primi due atti, l'opera, per tanti aspetti assai vicina a Come vi piace, congiunge la caustica potenza farsesca degli ultimi tre. Con la Restaurazione, il testo di Shakespeare sparì dai palcoscenici, sostituito prima da un adattamento di W. Davenant (1661), poi da un mediocre rifacimento di W. Burnaby (The Betray'd, 1703). Vi tornò nel 1741 per iniziativa dell'attore C. Macklin e da allora è rimasto costantemente in repertorio. Tra le edizioni sceniche del sec. XX si citano in Gran Bretagna quelle di H. Granville Barker (1912), di P. Hall (1958) e di J. Barton (1969); in Francia quella di J. Copeau (1914); in Italia quelle di G. Tumiati (1921), P. Scharoff (1938), O. Costa (1950), G. Strehler (1951), R. Castellani (1954) e G. De Lullo (1962).

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